I bambini hanno bisogno di litigare soprattutto per marcare il territorio. Tuttavia, come adulti, questo può mettere sotto pressione anche voi. Un "Basta" o un "Basta, qui non si discute" può fornire un rimedio rapido, ma non sembra essere una soluzione rosea. Il bisogno che sta alla base del litigio rimane irrisolto.
Il litigio spesso porta alla rabbia. Un sentimento che nella nostra società è visto negativamente e non è ben accetto in pubblico. È giusto che questo sentimento sia presente, perché mostra alla persona che i suoi limiti personali sono stati raggiunti e non devono essere oltrepassati o che ci sono bisogni non soddisfatti. La rabbia non è quindi uno stato negativo, ma aiuta la persona a scoprire di cosa ha effettivamente bisogno. Ciò che sembra così semplice, tuttavia, richiede un po' di pratica per essere filtrato.
Litigi e rabbia vanno spesso di pari passo, ma non è detto che lo facciano. Probabilmente lo conoscete bene: in un litigio, noi esseri umani usiamo spesso parole che feriscono e rendono triste l'altra persona. La rabbia può quindi emergere molto rapidamente e dare il via a un fuoco d'artificio di parole. La strategia migliore in questa situazione sembra essere quella di ritirarsi. Tuttavia, è certamente più efficace comprendere e discutere i sentimenti dell'altra persona.
Questa difficile impresa può essere risolta meglio con l'aiuto del "gioco Streiti-Teiti" di Mira e della Casa Volante. È possibile scaricare gratuitamente le regole del gioco dal sito web (Streiti-teiti-spiel_01.indd (shopify.com)). Per non dover introdurre voi stessi l'argomento ai vostri figli o nipoti, è meglio ascoltare il prezioso podcast esplicativo sul tema "Il gioco Streiti-Teiti o usare i cannoni di parole in modo diverso". È possibile trovarlo gratuitamente anche al seguente link (MIRA & la Casa Volante: Stagione 4 Episodio 7: Il gioco Streiti-Teiti - YouTube). Il podcast ci insegna che tutti i sentimenti vanno bene e che ci saranno sempre discussioni da qualche parte per qualche motivo. Il problema è come li affrontiamo. Il punto è che non dobbiamo sempre essere d'accordo e possiamo ancora amarci. L'obiettivo è fare in modo che né gli adulti né i bambini abbiano paura delle discussioni e che si possano controllare le proprie e le altrui esigenze. C'è sempre una soluzione, e se funziona per tutte le parti coinvolte, allora abbiamo raggiunto l'optimum.
Vi auguriamo di esercitarvi a discutere in modo corretto e a trovare soluzioni con i vostri figli.
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