Schluss mit perfekt
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Come guarire dal perfezionismo

Standard elevati, tutto studiato nei minimi dettagli e paura costante di non riuscire a soddisfare le esigenze altrui o le proprie? Il perfezionismo può farci ammalare. Il nostro consiglio per la salute spiega come liberarsi dalla ricerca di una presunta perfezione.


Aspirazione sana alla perfezione

Il perfezionismo funzionale caratterizza le persone che danno sempre il massimo per fornire ottime prestazioni e si pongono obiettivi, ma se non riescono a raggiungerli sono in grado di accettare l’insuccesso senza lasciarsi demoralizzare. Quando ottiene il risultato che si era prefissato come previsto, il perfezionista funzionale se ne rallegra ed è fiero di sé stesso.

I lati negativi della perfezione

Se tuttavia il mancato raggiungimento di un obiettivo ambizioso è causa di inquietudine, si tratta di perfezionismo disfunzionale. Chi ne soffre spesso rimugina continuamente sui problemi della propria prestazione, subordina l’autostima alla propria performance ed è fortemente condizionato dall’opinione degli altri. Tipicamente i perfezionisti disfunzionali sono alla ricerca costante di riconoscimento per il risultato del loro lavoro.

Perfezionismo addio!

A causa della pressione costante a cui si sottopongono da sé, i perfezionisti disfunzionali hanno un rischio più elevato di sviluppare una sindrome da affaticamento.

Se nella quotidianità si constata di avere la tendenza a un perfezionismo negativo, è possibile cercare di abbandonare consapevolmente questo atteggiamento e imparare ad accettare gli errori e le incertezze.

1. Rompere gli schemi di pensiero negativi

Negli anni alcune persone maturano la convinzione che chi fa errori è un incapace e che se non si ottiene un risultato perfetto non si vale niente e si dà l’impressione di essere stupidi. Bisogna interrompere questo flusso di pensieri negativi. Per prendere consapevolezza dei pensieri negativi è consigliabile annotarli su un foglio, trasformarli in positivo e quindi interiorizzarli. Ad esempio, «Sono una nullità se commetto errori» diventa «Errare è umano, dai miei errori posso imparare qualcosa di nuovo e migliorare». Per poter far proprie queste nuove credenze positive, il foglio su cui sono scritte va posizionato in un luogo dove ci si sofferma spesso (per esempio sullo specchio del bagno).

2. Lasciare andare il controllo

Tutto è pianificato fino all’ultimo dettaglio e strutturato scrupolosamente? Se le cose non vanno come previsto, non è la fine del mondo, all’alba il sole sorgerà di nuovo. È importante essere consapevoli che non si può controllare tutto e tutti.

3. Superare la paura delle critiche

Chi aspira alla perfezione tende a voler compiacere sempre tutti, a non deludere nessuno e ad evitare le critiche a ogni costo. Pensando di dover essere sempre totalmente efficiente e disponibile per le persone intorno a sé, il perfezionista si sottopone a un’enorme pressione. Inoltre, gli altri danno per scontato il suo impegno, il che non fa che accrescere la pressione. Prima di cercare di accontentare tutti gli altri, dovremmo quindi accontentare noi stessi, esaminando attentamente cosa fare per mantenerci in buona salute.

4. Concedersi di sbagliare

Nessuno è perfetto. Gli errori ci rendono umani. Per questo bisognerebbe concedersi di commettere un errore. Se si individua una possibilità per risolvere un compito in modo diverso ma non si ha la certezza che questa soluzione funzioni, vale la pena di tentare ugualmente. Funziona? Fantastico. Non ha dato l’esito sperato? Pazienza: è stata l’occasione per imparare qualcosa di nuovo ed evolvere. I proverbi come «tentar non nuoce» o «sbagliando si impara» possono essere molto utili in tal senso.

5. Less is more

La regola 80-20 (o «principio di Pareto») dice che è possibile raggiungere l’80 per cento dei risultati con il 20 per cento dello sforzo complessivo. Il restante 20 per cento necessario per raggiungere un risultato del 100 per cento richiede uno sforzo nettamente superiore, che è sproporzionato e raramente vale la pena. Questa regola è particolarmente interessante in riferimento alla gestione del tempo. Per guadagnare tempo e ridurre lo stress, in tutto ciò che si fa bisogna evitare di perdersi nei dettagli e dare la priorità all’80 per cento dei risultati importanti.

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