Le gengive coprono e proteggono i colletti dentali sensibili. Quando si ritirano, si parla di retrazione gengivale. Questo consiglio per la salute spiega le cause di tale disturbo e come prevenirlo nel modo più efficace.
Sorseggiare una bevanda fredda vi provoca dolore? All’improvviso i denti appaiono più lunghi? Potrebbe trattarsi di retrazione gengivale. I motivi per cui le gengive si ritirano sono molteplici: un accumulo di placca dovuto a una scarsa igiene orale, l’impiego di uno spazzolino con setole troppo dure oppure uno spazzolamento troppo energico sono solo alcuni esempi.
Cosa sono i depositi di placca?
Nella bocca vivono moltissimi batteri. Di per sé non c’è nulla di male, poiché la maggior parte di essi è utile e contribuisce alla salute della flora orale. Esistono tuttavia anche batteri cattivi, che possono attaccare lo smalto dentale e si accumulano insieme ai residui di cibo nello strato di saliva sui denti. I batteri, da un lato, trasformano lo zucchero presente negli alimenti in acido lattico responsabile della carie e, dall’altro, producono sostanze tossiche in grado di provocare infiammazioni gengivali. Se protratte nel tempo, queste ultime portano la gengiva a staccarsi dal colletto e a ritirarsi.
Come rimuovere la placca?
Spazzolare i denti regolarmente e in modo accurato e usare il filo interdentale per pulire gli spazi tra i denti è una strategia ottimale per difendersi dai batteri cattivi. È quindi fondamentale lavare i denti due o tre volte al giorno, preferibilmente 30 minuti dopo aver mangiato. Attenzione, però: uno spazzolamento energico non garantisce una pulizia migliore. Un’irritazione eccessiva delle gengive, infatti, può causarne il ritiro. Soprattutto chi ha gengive sensibili dovrebbe usare uno spazzolino elettrico o con setole molto morbide. Dentifrici al fluoro per rafforzare i denti e collutori antibatterici possono ridurre ulteriormente il rischio di infiammazione. Anche le gomme da masticare allo xilitolo aiutano a sconfiggere i batteri, i quali non riescono a scomporre questo zucchero (o dolcificante) e quindi rimangono senza nutrimento.
Conseguenze della retrazione gengivale
In seguito al ritiro delle gengive, i colletti dentali sensibili rimangono parzialmente scoperti. Cibi caldi, freddi o acidi possono provocare fastidio o persino dolore. Inoltre, i colletti sono più soggetti alla carie. Una retrazione gengivale non curata può portare alla parodontite, malattia infiammatoria che colpisce non solo la gengiva, ma anche l’osso sottostante. Nei casi più gravi la parodontite può causare mobilità dentale o addirittura la perdita dei denti.
Ai primi sintomi di retrazione gengivale è importante intervenire subito: una volta che si è ritirata, la gengiva non può più ricrescere.
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